Osservavo un combattimento, e qualcuno mi disse: “Questa tradizione ha seicento anni.” Fu un’esibizione appesantita da rituali, come se, in seicento anni, nulla al mondo fosse più accaduto. Dobbiamo onorare la tradizione senza farci accecare.
– – – – – – – – – – –
I seguaci del TAO attribuiscono grande importanza alle antiche tradizioni. Una tradizione valida e vitale è come un lungo corso d’acqua: porta energia, ricchezza e fertilità. Se un luogo arido non può produrre frutti, chi è privo di tradizioni è ancora più sfavorito.
Ma che cosa tiene in vita una tradizione? La capacità di chi la segue di dimostrarne la grandezza nella realtà contemporanea. Chi dice di essere esperto in medicina tradizionale, deve essere in grado di curare oggi. Chi dice di essere abile nella calligrafia tradizionale, deve essere capace di disegnare magnifiche lettere oggi. Chi dice di conoscere alla perfezione le tradizioni spirituali esoteriche, deve essere in grado di dimostrare la loro forza oggi.
Non dovremmo mai scimmiottare gli usi e le teorie di popoli ed epoche scomparsi: su questo punto non bisogna scendere a compromessi. Se una tradizione non ha forza sufficiente per esprimere la propria grandezza, non esiste motivo di tenerla in vita.
– Deng Ming-Dao, Il Tao per un anno: 365 meditazioni – Ed. Guanda