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I CHING | 26 DA CHU – Grande Contenimento, Deng Ming-Dao

16 lunedì Gen 2023

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, I Ching, Taoismo

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26–DA CHU (Grande Contenimento), Deng Ming-Dao – estratto da The living I Ching (HarperOne)

Esagramma – GEN (Monte) sopra – QIAN (Cielo) sotto.

Simbolismo classico – * Il grandioso potere di Cielo è concentrato nell’immobilità di Monte. * La formazione delle linee mostra due linee yin nelle posizioni controllanti in mezzo all’esagramma: quattro linee yang sono pertanto limitate da due linee yin.

Definizioni dizionario – DA: Grande, largo. Grandioso. Molto. Assai, all’estremo. Il più vecchio, anziano; pienamente cresciuto, adulto. Ampliare, rendere grande. CHU: Animali addomesticati. Allevare bestiame.

Sequenza e collegamento: Se una persona è pura e non avventata, c’è la possibilità di grande controllo.

La Dichiarazione: Ottenere ergendosi retti. / Non mangiare a casa porta fortuna. / Avanzare attraversando un grande fiume.

L’Immagine: Cielo nel centro di Monte: grande contenimento. / La persona nobile studia con assiduità le parole e le profezie del passato, e così facendo nutre la virtù.

*****

Grande Contenimento crea potere. La forza dell’acqua viene imbrigliata per mezzo di una diga. La forza di un cavallo viene domata dalla bardatura. La virtù di una persona è più forte una volta concentrata dalla disciplina.

L’esagramma 9 [Xiao Chu], il Poco Doma, mostrava una situazione dove il controllo cominciava ad emergere. Qui, dopo il progresso rappresentato dagli esagrammi precedenti, Grande Contenimento mostra quali grandi raggiungimenti sono possibili.

I Mutamenti usano spesso la frase “avanzare attraversando il grande fiume” come indicazione di tali grandi imprese. La giustapposizione, qui, di questa frase con il nome dell’esagramma ci ricorda anche il trascendere limiti precedenti. Il fiume è un limite; attraversarlo significa passare i limiti. Per spezzare il grande contenimento di un confine occorre il grande contenimento dato dal controllo sulla nostra mente e sul nostro corpo nell’azione. Sfondare le barriere ci è possibile soltanto grazie a un supremo controllo.

Grande Contenimento implica tre tipi di controllo. Il primo è il controllo sugli impulsi avventati; il secondo è l’azione disciplinata e il terzo è il rinnovamento quotidiano del nostro carattere.

Il controllo sugli impulsi avventati è fondamentale. Tutti proviamo emozioni che hanno la meglio su di noi, la pigrizia che ci abbatte e ambizioni che ci affollano il cuore. Alcuni amano vivere ogni sorta di emozione forte, ma queste emozioni rendono anche instabili. Quando la giornata diventa irritante, quando insultiamo o siamo violenti, quando tremiamo per l’insicurezza e la paura, non c’è possibilità di contenimento. È soltanto attraverso la calma e la pazienza nella vita quotidiana, e la delusione e la fatica, che osserviamo la necessità di contenersi.

Una volta che possediamo i rudimenti dell’auto-controllo, si ha la potenzialità della disciplina. Un buon cavallo obbedisce alle redini. Un buon militare obbedisce al suo comandante. Allo stesso modo, noi dobbiamo prepararci e sostenerci ogni giorno. Il raggio d’azione delle possibilità, per una persona disciplinata è ben più ampio di quello di una persona avventata che non sa collegare un atto dopo l’altro. La persona disciplinata riesce a vedere il sentiero davanti a sé, considera i preparativi che sono necessari, stende dei piani per procedere lungo quel sentiero e intraprende i passi per terminare il viaggio. È il grande contenimento della disciplina che rende possibile tutto questo.

Il rinnovamento quotidiano del carattere emerge da un costante grande contenimento. Ogni giorno tutti noi ci troviamo stanchissimi; tutti abbiamo dei dubbi, e possiamo anche irritarci per le mete che ci siamo prefissati. Questo è il motivo per cui dobbiamo rinnovarci quotidianamente con il riposo, del buon cibo e riaffermare la nostra dedizione. Dobbiamo riaffermare la necessità di agire in modo morale. Dobbiamo riaffermare il valore dei nostri scopi personali. E se abbiamo sofferto, dobbiamo prenderci tempo per guarire. La virtù non è un concetto in qualche libro. La virtù è un potere reale che si fa forte quando è concentrata dalla disciplina.

Cielo limitato da Monte riassume in modo succinto un grande contenimento. Tale contenimento non è come il blocco dell’esagramma 12 [Pi] Occlusione/Impedimento. Di fatto, la Dichiarazione ci dice che questo contenimento viene con l’essere puri e retti. Grazie a questo potere, non dovremmo nasconderci in casa con le nostre famiglie, ma dovremmo avventurarci fuori per trovare la nostra fortuna. Rimuovendo ogni dubbio, l’Oracolo ci esorta ad avanzare verso più ampie possibilità.
[…]

Monte che limita Cielo: l’Immagine ci mostra come potremmo scoprire il segreto del Gran Contenimento. Studiando la parole del passato: non soltanto libri, ma anche poesie, discorsi ed anche la saggezza dei nostri anziani. Studiando le profezie: in senso più ampio, studiando i piani fatti dalle persone e osservando il loro successo, noi troviamo il modo per nutrire la nostra virtù.

L’immagine di Monte e Cielo ci lascia con un ultimo quadro: la persona nobile, che si erge salda come una montagna, è percorsa dal potere del cielo. Se noi comprendiamo un tale grandioso contenimento, come possiamo mancare di realizzare raggiungimenti alti come la cima di un monte e vasti come il cielo?—-

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao (HarperOne, Harper-Collins Publishers)

Traduzione: Paola

I CHING | 40 XIE – Lasciare andare, Deng Ming-Dao

01 giovedì Dic 2022

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, I Ching, Taoismo

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40–XIE (Lasciare andare), Deng Ming-Dao – estratto da The living I Ching (HarperOne)

Esagramma – ZHEN (Tuono) sopra – KAN (Acqua) sotto.

Simbolismo classico – * Tuono; movimento combinato con Acqua. Un grande rilascio di acqua arginata rappresenta la liberazione dalle difficoltà. * Una seconda interpretazione consiste nel vedervi Tuono e Pioggia. La mancanza di pioggia produce siccità; quando la pioggia arriva si libera una nuova crescita e anche questo rappresenta una liberazione.

Definizioni dizionario – XIE – Slacciare, slegare, allentare, disfare. Risolvere un problema difficile. Spiegare, chiarire, interpretare. Capire. Idee, punti di vista. Separare, disperdere. Rimuovere, spogliare. Sollevare, alleviare. Fare a pezzi, sezionare. Scaricare. Dissolvere.

Sequenza e collegamento: Trovare soluzioni per ottenere un rilascio fa svanire le difficoltà.

La Dichiarazione: Si ottiene a ovest e sud./Nessun motivo per andare avanti/pertanto c’è il ritornare, e la fortuna./Avere un luogo dove andare: alba della fortuna.

L’Immagine: Tuono e Acqua agiscono:/rilascio./La persona nobile/condona gli errori/e perdona le offese.

*****

Lasciare andare è un’aspirazione normale per chiunque si trovi intrappolato dalle circostanze. In tempi di grande difficoltà, è spesso difficile immaginarne la fine. Secondo la via dei Cambiamenti, nulla dura per sempre… e questo include il travaglio. Quando i nostri problemi si allentano, e come se un ostaggio venisse liberato. È un dolce rilascio.

Lasciare andare significa ritornare a nuove possibilità. Il consiglio intrinseco a questo esagramma non è di girare intorno o tentare di controllare le difficoltà da cui si è appena fuggiti. Le difficoltà, qui, non solo le banali irritazioni della vita quotidiana, ma le questioni di vita o di morte. Quando i nostri cari o il nostro stesso cuore sono stati in ostaggio, noi non vogliamo riviverne l’orrore. Noi vogliamo liberarcene. Vogliamo nuovi prati.

Questa è anche una raccomandazione contro il desiderio di vendetta. Una volta che vi siete liberati dalle difficoltà, non siate punitivi. Perdonate, e andate avanti.

Abbiamo presentato il cambiamento in quanto ciclico. Lasciare andare/Liberarsi ci ricorda che non siamo condannati alla ciclicità. Dovremmo scegliere di lasciar andare ogni qual volta le cose non sono buone; cambiare il contesto della propria vita non appena se ne presenta l’opportunità. È vero, la nuova situazione avrà i suoi propri cicli, ma questi saranno completamente differenti da ciò che si sta lasciando. Sarà un nuovo inizio. Ci sono fonti di rilascio sia esterne che interne. Le fonti esterne provengono dal nostro ambiente o dall’assistenza di altre persone; per esempio, un veliero incappato in un’assoluta bonaccia può andare perduto se non arriva un nuovo vento. Un territorio colpito dalla siccità non può sopravvivere se non arriva una nuova pioggia.

Dal punto di vista interiore, noi possiamo creare un rilascio. Se coloro che stiamo guidando soffrono per una disciplina troppo rigida, possiamo allentare le redini. Fare un complimento, dar loro la possibilità di prendere decisioni e offrire il supporto di cui hanno bisogno, farà più di un aspro rimprovero.

L’ideogramma originario di Lasciare andare/Liberarsi unisce l’immagine di un corno o/e di un coltello. Che questo stia a significare un corno di bue affilato come un coltello, o un coltello ricurvo come un corno di bue, rimanda al fatto che noi possiamo risolvere i problemi tagliando di netto i nodi.

Tagliare per ottenere una liberazione non deve essere fatto con leggerezza. Spezzare con violenza delle corde strettamente legate può far spillare ciò che è contenuto. La nostra operazione potrebbe tagliare troppo o essere troppo traumatica. Comunque sia, il momento del rilascio è cosa buona e benvenuta nei giorni di tensione.

Lasciare andare/liberarsi è la logica conseguenza della situazione di impedimento dell’esagramma precedente (39–JIAN). L’immagine precedente alludeva a dell’acqua bloccata sulla cima di una montagna. Qui, l’acqua si libera e gli eventi iniziano di nuovo a scorre per noi. E non solo questo: la Dichiarazione ci mostra il momento del lasciare andare: siamo al punto in cui si è impediti dal muoverci in avanti; ora la fortuna ritorna lì dove noi siamo. Durante il tempo in cui siamo bloccati, dovremmo restare consapevoli e predisporre piani per l’inevitabile cambiamento in arrivo. È qui che sta la nostra opportunità: avere un posto dove andare, e incamminarci verso di esso. L’alba della nostra nuova fortuna si avvicina. (…)

Il tempo che precede un temporale è un tempo di crescente pressione. Ansia e problemi sono un tutt’uno. Quando il temporale arriva, si liberano tuoni e pioggia; ciò che segue, quando l’aria è limpida e il cielo sereno, è un grande allentamento della pressione. Allo stesso modo, la persona nobile sa che le leggi e le regole troppo rigorosamente applicate creano pressione, risentimento e difficoltà. Pertanto, il saggio allenta un po’ la sua stretta, condona gli errori degli altri e perdona le trasgressioni.

Il Rilascio ci è dolce quando a noi viene offerto. Lasciar andare sarà dolce se noi lo possiamo concedere agli altri. Tale liberazione è una delle generosità più belle.—

 

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao (HarperOne, Harper-Collins Publishers)

Traduzione: Paola

Gli Otto Punti della filosofia dell’I Ching, Deng Ming-Dao

08 domenica Mag 2022

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, Filosofia, I Ching, Società, Taoismo, Tempo

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GLI OTTO PUNTI DELLA FILOSOFIA DELL’I CHING, Deng Ming-Dao (estratto da “The living I Ching, HarperOne Publishing, 2006)

Se una visione completa dell’I Ching richiede anni di studio, i punti che seguono ne riassumono la filosofia:

1. La natura, la società e gli individui agiscono tutti attraverso il cambiamento ciclico.

2. I cicli del cambiamento sono guidati da opposti polari chiamati Yin e Yang.

3. Un ciclo che raggiunge il suo zenit discende verso il suo nadir. Allo stesso modo, l’unico sentiero dal nadir è ascendere verso lo zenit.

4. Una persona istruita e una società illuminata agiscono in accordo con questi movimenti ciclici, consapevoli dei numerosi cicli che questi attivano ogni giorno: azioni etiche rafforzano la comunità e mantengono cicli benefici; azioni egoistiche aumentano l’isolamento e generano cicli distruttivi.

5. La persona saggia è costantemente impegnata ad auto-educarsi nel diventare sempre più percettiva al cambiamento.

6. Le persone istruite non si rattristano nella sfortuna, ma sfruttano l’occasione per cercare gli errori dentro di sé; coltivando l’umiltà, allontanano dell’ulteriore sfortuna. Nei tempi di grande fortuna sono modeste e attente; sono riconoscenti e rispettose. Consolidando ciò che hanno acquisito, ricercheranno i semi della sfortuna e si prepareranno per il futuro.

7. Una persona che sa discernere i cicli della vita può apprendere ad utilizzarli per i suoi fini. L’I Ching esorta alla spiritualità, all’umiltà, al rispetto e al servizio verso gli altri ai massimi standard.

8. Tutte le fini sono soltanto delle transizioni.

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao – HarperOne Publishing

Traduzione: Paola

Zhen–Tuono, Deng Ming-Dao

19 mercoledì Gen 2022

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, I Ching, Inserimenti, Taoismo

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ZHEN–Tuono, Deng Ming-Dao – estratto da The living I Ching (HarperOne)

Trigramma – Una linea yang improvvisamente appare a due linee yin.

Simbolismo classico – Tuono, movimento, agitazione, figlio maggiore.

Definizioni dizionario – Scuotere, tremare. Eccitare, scioccare. Spaventare, terrorizzare. Tuono, rombo del tuono.

Pittogramma – La pioggia, insieme alla parola che si pronuncia chen, indica il suono del tuono. Altri significati della parola chen sono “tempo” e “corpi celesti”.

*****

Ogni canzone inizia con una battuta. Che sia dolce o drammaticamente marziale, la prima nota è un ridestarsi dal silenzio. Il trigramma Tuono ci ricorda che il cambiamento inizia da una subitanea iniziativa. Ci vuole una grande forza per spezzare l’inerzia. Il rullo dei tamburi dà il segnale all’armata; la notizia fa radunare un gruppo. Una canzone fa fremere l’innamorato. I canti sacri ci invitano all’adorazione.

Comprendere ciò che Tuono simboleggia può essere impedito dalla sua travolgenza. Sì, un tuono è altamente sonoro e quando arriva noi guardiamo in alto e ci blocchiamo in attesa del nuovo rombo. Quando il tuono esplode sopra il nostro capo seguito da uno scroscio di pioggia come il picchiettio di mille bastoncini, siamo come bambini sopraffatti dalla forza della natura. Un’immagine tradizionale del tuono è di uno  stuporeriverente. Tutto questo è vero, tuttavia dobbiamo osservarlo più in profondità, perché il tuono è anche una metafora per dei concetti più sottili.

Tuono indica l’inizio di tutti i cambiamenti. Il cambiamento è ciclico, tuttavia i cicli hanno un inizio. L’infrangersi delle onde ha la sua origine in alto mare, tuttavia qualcosa deve aver dato inizio al loro moto. Sentiamo tuoni tutti gli anni, tutti i temporali ci sono familiari perché ne abbiamo già fatto esperienza in passato. Il loro rombo si è registrato nella memoria cellulare di tutte le nostre membra. Ma allo stesso tempo, ogni temporale è diverso e lo scompiglio che può produrre, come le reazioni ad esso, possono essere completamente diverse. Ogni stagione arriva in perfetto ordine, eppure ogni stagione è in sé stessa nuova. Tutti gli eventi sono pertanto sia ciclici nella loro ripetizione e unici nel loro avvenire. Tuono ci insegna a cercare nuovi inizi all’interno di innumerevoli di cicli.

Tuono ci sfida a correggere il nostro punto di vista così che anche il più piccolo movimento possa essere notato con la medesima attenzione con cui un temporale ce l’attiva. Essendo un amplificatore permette di udire ciò che è quasi inudibile, e noi dobbiamo aggiustare la nostra sensibilità verso ciò che è piccolo. Non c’è altro modo per sapere come inizia il cambiamento.

Tradizionalmente, Tuono è paragonato a una foresta, ed è un’associazione che può stupire. Una foresta cresce grazie a una forza yang che perfora il terreno di una terra yin. Le radici somigliano a lampi che s’irradiano in un suolo scuro come la notte. Il seme di un albero cresce improvvisamente e in modo scioccante, rompendo il suo guscio e facendosi spazio nella terra.

Tuono è il primo colpo quando ci impegniamo a iniziare qualcosa; è l’istante in cui mettiamo in moto un’impresa; è il primo tratto di penna su un foglio bianco; è il momento in cui il baccello si apre di scatto. È l’unione di ossigeno e idrogeno per creare l’acqua; è l’energia rilasciata dalla fissione nucleare.

Non ci dovremmo stupire quando ci troviamo di fronte a una situazione incombente, ma piuttosto domandarci: “Com’è accaduto questo incredibile evento?” Poi dobbiamo cercare la risposta: un evento per quanto incredibile – anche una gigantesca tempesta – è partito da un inizio minuscolo. Il trigramma di Tuono è una sola linea yang celata al di sotto di due linee yin. Cercare di conoscere questo impulso nascosto ci dà la forza mentale di Tuono.—

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao (HarperOne, Harper-Collins Publishers)

Traduzione: Paola

Il giorno più buio, Deng Ming-Dao

21 martedì Dic 2021

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, Filosofia, Taoismo, Tempo

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Il giorno più buio, Deng Ming-Dao

Ogni anno ha il suo giorno più buio; ogni giorno buio è seguito dalla luce.

Chi di noi vive i trecento giorni senza passare qualche sventura o problema? Tutti noi sperimentiamo delle difficoltà. I problemi possono spesso rattristarci e farci guardare confusi il buio fuori dalla finestra.

Per tutti noi, allora, il solstizio d’inverno è il promemoria che il buio ha raggiunto il suo estremo: esattamente per un giorno. In questo giorno, su tutti gli altri, vi è una proporzione precisa e dinamica tra luce e buio. È misurabile, è completa. È, per un giorno, immutabile. Il buio del solstizio non può essere evitato, ma gli esseri umani possono sopravvivere e vedere il giorno dopo.

Gli uomini del passato ci hanno lasciato molte indicazioni su cosa fare: ci si riunisce con la famiglia, ci si nutre l’un l’altro, si ringraziano gli antenati e, seduti al tavolo guardando le appiccicose palline di riso nelle loro ciotole, si riafferma che tutta la vita è un ciclo. I Taoisti osservano con attenzione questo giorno, allineandosi con i più grandi cicli cosmici del sorgere e tramontare del sole e della rotazione terrestre. Celebrano anche i Tre Puri onorando e volgendosi con fede a un momento in cui il cielo è buio e i cicli della vita cambiano così profondamente. Il calendario lunare è calibrato sul solstizio d’inverno, quindi questo giorno è il punto di riferimento per l’anno che verrà.

In ogni momento della tua vita puoi trovarti in un inverno e sentire di essere in tempi di profonda oscurità. Ripensa, allora, a questo giorno e fai ciò che si è fatto per migliaia di anni: unisciti alla tua famiglia, nutri te stesso e gli altri, fissa la mente sulla verità dei cicli e trova rifugio nell’onorare il sacro.

Ogni giorno buio è seguito dalla luce; ricordalo, se vuoi un futuro felice.—

Fonte: Deng Ming-Dao, The Lunar Tao (Meditations in harmony with the seasons) HarperOne Publishing, 2013

Traduzione: Paola

Il Libro dei Mutamenti e il feudalesimo, Deng Ming-Dao

03 martedì Ago 2021

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, I Ching, Taoismo

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Il Libro dei Mutamenti e il feudalesimo – Deng Ming-Dao

È importante avere una chiara idea su come vogliamo che Libro dei Mutamenti ci condizioni. Se prendiamo troppo alla lettera la visione del Libro, finiremo con ritenerlo non più adatto al mondo di oggi. Il Libro dei Mutamenti originario è il prodotto di un’epoca feudale. Le storie, le leggende e la mitologia che lo avvolgono – principi, castelli, città assediate, guerrieri, ragazze sposate come mogli secondarie, così come le fondamenta di una struttura famigliare dalle connotazioni patriarcali – tutto rientra nelle immagini di un periodo feudale.

Noi dobbiamo separare l’efficacia della saggezza dell’I Ching dalla rigidità della società che all’inizio lo ha generato.

Forse ancor oggi abbiamo bisogno di alcune strutture feudali per comodità. Per quanto possiamo considerare il feudalesimo come un’antica tappa dello sviluppo umano, siamo tuttora ben ancorati a quel tempo: alcune nazioni conservano lo stato di monarchia; le fiabe di principi e principesse continuano ad affascinarci; i nostri sistemi politici ricalcano le monarchie, seppure con legislature modificate; le nostre grandi aziende sono ampiamente feudali, laddove un’azienda fagocita le altre proprio come le antiche dinastie invadevano un tempo gli stati confinanti.

Tuttavia, non ci sarebbe affatto utile replicare questi valori nella nostra vita quotidiana. Molte delle nostre attuali situazioni possono rimandare ai tempi feudali – le dispute tra gli stati possono ben essere paragonate a certi comportamenti di imprenditori senza scrupoli – ma dobbiamo considerare questa antichità come qualcosa che punta a verità più profonde.

C’è soltanto un motivo per immergersi nelle storie e nelle immagini del Libro dei Mutamenti: il fatto che tratta simboli di realtà archetipali. Oggi, forse, non abbiamo principi, guerrieri e intrighi di corte, ma abbiamo molte situazioni similari. Oggi, forse, possiamo non avere oche che volano sopra tumuli tombali, ma ricordarsi dei passaggi ciclici è sempre importante.

Nessuno di noi vorrebbe trovarsi al posto di qualcuno vissuto mille anni fa, né vorremmo vivere ai tempi della dinastia Zhou. Pertanto, quando utilizziamo il Libro dei Mutamenti, dobbiamo cogliere lo spirito dei valori che esso ci presenta applicandolo alla nostra vita e al nostro tempo attuale.

Di fatto, noi dobbiamo coscientemente separarci dai valori feudali che nel mondo ancora oggi persistono: il modo in cui trattiamo le donne e i bambini è un primo esempio di quanto lavoro abbiamo ancora da fare. Inoltre, abbiamo ancora nazioni in conflitto per i confini; la schiavitù è tuttora ampiamente diffusa; in molti continenti ricchi proprietari terrieri sfruttano i loro braccianti; e noi continuiamo a vedere la natura come fosse suolo inerte da sfruttare, perforare e insozzare.

Il Libro dei Mutamenti ci offre una scelta: le sue immagini affondano in tempi feudali, ma ci sollecita a migliorare noi stessi impegnandoci a favore di un comportamento etico e morale. Dobbiamo prendere le sue immagini come dei puntatori sulle nostre emozioni più profonde, ma dobbiamo poi temperare queste emozioni con la comprensione ottenuta da un lungo studio. Soltanto identificando ciò che in noi è feudale – e ciò che può esserci di valore in esso – noi possiamo evitare di ricadere nell’arretratezza.––

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao – HarperOne Publisher

Traduzione: Paola

Riso, Deng Ming-Dao

01 domenica Mar 2020

Posted by Paola in Deng Ming-Dao, Filosofia, Inserimenti, Percorsi spirituali, Taoismo

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Mi. Riso, seme. La croce è la rappresentazione di una pianta che sta crescendo. I quattro segni rappresentano i grani di riso. Tutta la vita inizia da un seme. Se vogliamo seguire la vita, dobbiamo solo seguire il corso del seme a seme.

– – – – – – – – – – –

Gli antichi, porgendo agli studenti una manciata di semi da studiare, dicevano: “Senza piantare, non c’è messe. Senza coltivare, non c’è raccolto. Senza raccolto, non c’è sostentamento. E senza umiltà, a nulla servirebbero i semi.”

La coltivazione del riso comporta molte cose prima di poterlo consumare come cibo. Comporta piantare e operare in concerto con gli elementi. Comporta una cura attenta e molta pazienza. Comporta saper quando trapiantare e quando raccogliere. Operare attraverso tutte queste fasi richiede soprattutto una virtù: l’umiltà. Ci si deve chinare verso il terreno. Si deve guardare in basso per spargere i semi. Si deve camminare nel fango per trapiantare. Si devono osservare le stagioni e il tempo. Si devono accettare gli incidenti e le tempeste. Si deve attendere la maturazione.

Per coltivare il riso, non si può essere orgogliosi. Gli antichi insegnavano tutto questo ai loro studenti con una manciata di riso. Li guidavano nel corso delle stagioni e, così facendo, insegnavano loro la via.

A ciascuno di noi occorre umile diligenza per rendere la nostra vita matura.

– Estratto da: Everyday TAO, Deng Ming-Dao – HarperOne Publishing [trad. Paola]

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