Il Libro dei Mutamenti e il feudalesimo – Deng Ming-Dao

È importante avere una chiara idea su come vogliamo che Libro dei Mutamenti ci condizioni. Se prendiamo troppo alla lettera la visione del Libro, finiremo con ritenerlo non più adatto al mondo di oggi. Il Libro dei Mutamenti originario è il prodotto di un’epoca feudale. Le storie, le leggende e la mitologia che lo avvolgono – principi, castelli, città assediate, guerrieri, ragazze sposate come mogli secondarie, così come le fondamenta di una struttura famigliare dalle connotazioni patriarcali – tutto rientra nelle immagini di un periodo feudale.

Noi dobbiamo separare l’efficacia della saggezza dell’I Ching dalla rigidità della società che all’inizio lo ha generato.

Forse ancor oggi abbiamo bisogno di alcune strutture feudali per comodità. Per quanto possiamo considerare il feudalesimo come un’antica tappa dello sviluppo umano, siamo tuttora ben ancorati a quel tempo: alcune nazioni conservano lo stato di monarchia; le fiabe di principi e principesse continuano ad affascinarci; i nostri sistemi politici ricalcano le monarchie, seppure con legislature modificate; le nostre grandi aziende sono ampiamente feudali, laddove un’azienda fagocita le altre proprio come le antiche dinastie invadevano un tempo gli stati confinanti.

Tuttavia, non ci sarebbe affatto utile replicare questi valori nella nostra vita quotidiana. Molte delle nostre attuali situazioni possono rimandare ai tempi feudali – le dispute tra gli stati possono ben essere paragonate a certi comportamenti di imprenditori senza scrupoli – ma dobbiamo considerare questa antichità come qualcosa che punta a verità più profonde.

C’è soltanto un motivo per immergersi nelle storie e nelle immagini del Libro dei Mutamenti: il fatto che tratta simboli di realtà archetipali. Oggi, forse, non abbiamo principi, guerrieri e intrighi di corte, ma abbiamo molte situazioni similari. Oggi, forse, possiamo non avere oche che volano sopra tumuli tombali, ma ricordarsi dei passaggi ciclici è sempre importante.

Nessuno di noi vorrebbe trovarsi al posto di qualcuno vissuto mille anni fa, né vorremmo vivere ai tempi della dinastia Zhou. Pertanto, quando utilizziamo il Libro dei Mutamenti, dobbiamo cogliere lo spirito dei valori che esso ci presenta applicandolo alla nostra vita e al nostro tempo attuale.

Di fatto, noi dobbiamo coscientemente separarci dai valori feudali che nel mondo ancora oggi persistono: il modo in cui trattiamo le donne e i bambini è un primo esempio di quanto lavoro abbiamo ancora da fare. Inoltre, abbiamo ancora nazioni in conflitto per i confini; la schiavitù è tuttora ampiamente diffusa; in molti continenti ricchi proprietari terrieri sfruttano i loro braccianti; e noi continuiamo a vedere la natura come fosse suolo inerte da sfruttare, perforare e insozzare.

Il Libro dei Mutamenti ci offre una scelta: le sue immagini affondano in tempi feudali, ma ci sollecita a migliorare noi stessi impegnandoci a favore di un comportamento etico e morale. Dobbiamo prendere le sue immagini come dei puntatori sulle nostre emozioni più profonde, ma dobbiamo poi temperare queste emozioni con la comprensione ottenuta da un lungo studio. Soltanto identificando ciò che in noi è feudale – e ciò che può esserci di valore in esso – noi possiamo evitare di ricadere nell’arretratezza.––

– Estratto da: The living I Ching, Deng Ming-Dao – HarperOne Publisher

Traduzione: Paola