Mi. Riso, seme. La croce è la rappresentazione di una pianta che sta crescendo. I quattro segni rappresentano i grani di riso. Tutta la vita inizia da un seme. Se vogliamo seguire la vita, dobbiamo solo seguire il corso del seme a seme.

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Gli antichi, porgendo agli studenti una manciata di semi da studiare, dicevano: “Senza piantare, non c’è messe. Senza coltivare, non c’è raccolto. Senza raccolto, non c’è sostentamento. E senza umiltà, a nulla servirebbero i semi.”

La coltivazione del riso comporta molte cose prima di poterlo consumare come cibo. Comporta piantare e operare in concerto con gli elementi. Comporta una cura attenta e molta pazienza. Comporta saper quando trapiantare e quando raccogliere. Operare attraverso tutte queste fasi richiede soprattutto una virtù: l’umiltà. Ci si deve chinare verso il terreno. Si deve guardare in basso per spargere i semi. Si deve camminare nel fango per trapiantare. Si devono osservare le stagioni e il tempo. Si devono accettare gli incidenti e le tempeste. Si deve attendere la maturazione.

Per coltivare il riso, non si può essere orgogliosi. Gli antichi insegnavano tutto questo ai loro studenti con una manciata di riso. Li guidavano nel corso delle stagioni e, così facendo, insegnavano loro la via.

A ciascuno di noi occorre umile diligenza per rendere la nostra vita matura.

– Estratto da: Everyday TAO, Deng Ming-Dao – HarperOne Publishing [trad. Paola]