Farfalla nera e arancione che vola gioiosa. Le ali come mani di suora: dapprima giunte in preghiera, quindi aperte in offerta.

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Il mondo si muove verso la guerra. I grandi leader fanno della retorica. Gli eserciti si ammassano ai confini. Sembra che il mondo non si stanchi mai dei conflitti.

Dovremmo ricordare sempre gli innocenti, ciò che è tenue, delicato e bello. Una farfalla vive un giorno appena. Viene al mondo quasi solo per volare e accoppiarsi. Non si pone domande circa il proprio destino, non si cimenta in pratiche di alchimia per allungare la propria esistenza o cambiare la propria sorte: trascorre in felicità la breve vita che ha a disposizione.

Una farfalla è sempre attirata dal bello. Si tratti del sole, di un filo d’erba o del bordo di una rosa color rubino, è ad esso che la farfalla dedica la propria breve esistenza.

Nemmeno i matti e gli iracondi infastidiscono la farfalla. Perchè allora non imparare a rispettare l’innocenza nel nostro prossimo? Forse passiamo troppo tempo in situazioni brutte. Nel nome del senso pratico e del realismo, non facciamo che pensare alla strategia, alla difesa, al territorio, alla conquista, allo sfruttamento. Per noi è troppo tardi: non possiamo essere come la farfalla. Ma almeno possiamo renderle onore, e cercare di condurre un’esistenza semplice e il più possibile vicina alla sua.

– Deng Ming-Dao, Il Tao per un anno: 365 meditazioni – Ed. Guanda