L’ordine del tempo, Carlo Rovelli – Edizioni Adelphi (2017)

Estratto dall’Introduzione

(…) La natura del tempo è stata al centro del mio lavoro di ricerca in fisica teorica per tutta la mia vita. Nelle pagine che seguono, racconto quello che abbiamo capito del tempo, le strade che stiamo seguendo per cercare di capire meglio, quello che ancora non capiamo e quello che mi sembra di intravedere.

Perchè ricordiamo il passato e non il futuro? Siamo noi a esistere nel tempo o il tempo esiste in noi? Cosa significa davvero che il tempo “scorre”? Cosa lega il tempo alla nostra natura di soggetti?

Cosa ascolto, quando ascolto lo scorrere del tempo?

Il libro è diviso in tre parti ineguali. Nella prima, riassumo quello che ha compreso del tempo la fisica moderna. È come tenere in mano un fiocco di neve: mano mano che lo studiamo ci si scioglie fra le dita fino a sparire. (…)

Gli aspetti caratteristici del tempo, uno dopo l’altro, sono risultati essere approssimazioni, abbagli dovuti alla prospettiva, come la piattezza della Terra o il girare del sole. Il crescere del nostro sapere ha portato a un lento sfaldarsi della nozione di tempo. Quello che chiamiamo “tempo” è una complessa collezione di strutture, di strati. Studiato via via più in profondità, il tempo ha perso questi strati, l’uno dopo l’altro, un pezzo dopo l’altro. La prima parte del libro è il racconto di questo sfaldarsi del tempo.

La seconda parte descrive quello che resta alla fine. Un paesaggio vuoto e ventoso che sembra aver perso quasi traccia di temporalità. Un mondo strano, alieno; ma il nostro mondo. È come arrivare in alta montagna, dove sono solo neve, roccia e cielo. O come deve essere stato per Armstrong e Aldrin avventurarsi sulla sabbia immobile della Luna. Un mondo essenziale che riluce di una bellezza arida, tersa e inquietante. La fisica su cui lavoro, la gravità quantistica, è lo sforzo di comprendere e dare senso coerente a questo paesaggio estremo e bellissimo: il mondo senza tempo.

La terza parte de libro è la più difficile, ma anche la più viva e la più vicina a noi. Nel mondo senza tempo deve comunque esserci qualcosa che dia poi origine al tempo che noi conosciamo, con il suo ordine, il passato diverso dal futuro, il dolce fluire. Il nostro tempo deve in qualche modo emergere intorno a noi, alla nostra scala, per noi. (…)

Indice

Forse il mistero più grande è il tempoParte prima: Lo sfaldarsi del tempo – 1. La perdita dell’unicità – 2. La perdita della direzione – 3. La fine del presente – 4. La perdita dell’indipendenza – 5. Quanti di tempo – Parte seconda: Il mondo senza tempo – 6. Il mondo è fatto di eventi, non di cose – 7. L’inadeguatezza della grammatica – 8. Dinamica delle relazioni – Parte terza: Le sorgenti del tempo – 9. Il tempo è ignoranza – 10. Prospettiva – 11. Cosa emerge da una peculiarità – 12. Il profumo della medeleine – 13. Le sorgenti del tempo – La sorella del sonno

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Carlo Rovelli

Carlo Rovelli (1956) – Fisico teorico, membro dell’Institut Universitaire de France e dell’Académie Internationale de Philosophie des Sciences, è responsabile dell’Èquipe de Gravité Quantique del Centre de Physique Théorique dell’Università di Aix-Marseille. Ha pubblicato, fra l’altro, Cos’è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro (Mondadori, 2011), La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose (Raffaello Cortina, 2014) e Sette brevi lezioni di fisica (Adelphi, 2014), che è stato tradotto in 40 lingue.