laitman_928La saggezza della Kabbalah spiega che il lavoro spirituale non implica azioni fisiche

Tutto avverrebbe soltanto nel desiderio umano. La Kabbalah opera con ciò che fu veramente creato: il desiderio. Soltanto che esso può essere controllato dal Creatore e da una persona dall’alto. Non c’è null’altro.

A noi sembra che tutto intorno a noi sia un mondo materiale, ma questo mondo è illusorio. Esiste soltanto nelle nostre rappresentazioni interiori. Come Baal HaSulam scrive nell’Introduzione al Libro dello Zohar, esiste uno “schermo” speciale sul retro del nostro cervello che proietta tutti i nostri pensieri e sentimenti e che ci attira verso un qualche supposto tipo di realtà che vediamo davanti a noi.

Di fatto, noi non vediamo nulla. Possiamo dire che davanti a noi ci sono, per esempio, un tavolo, una parete, un mondo, le stelle e le galassie, ma nulla di questo esiste. Ci sembra solamente.

Questo è un sistema sensoriale molto complesso. Il compito del Kabbalista è di andare oltre i sensi terreni ordinari per dare la visione corretta del mondo, la giusta sensazione del mondo. Quindi, questa saggezza chiamata Kabbalah è la scienza della corretta percezione della vera realtà: ciò che è e come si manifesta.

Il Creatore non si aspetta che si faccia veramente qualcosa fisicamente perché questo mondo intero di sogno che ci circonda è un’illusione. Nel Libro dello Zohar è scritto che quando entriamo nella percezione del mondo superiore, iniziamo a comprendere che tutto quello di prima era come un sogno.

Ciò nonostante, anche se noi otteniamo la vista spirituale, rimaniamo tra i due mondi e li percepiamo entrambi. Tuttavia, la quantità che noi presumibilmente percepiamo attraverso le qualità terrene, dette Olam Ha Medume, sono inventate, imposte su di noi da un mondo illusorio.

Il mondo reale che ci si svela è il nostro vero mondo, e c’è una connessione tra questi mondi. Si sente l’intera illusione di questo mondo e tutta le verità del mondo superiore. Tutto ciò che esiste nel mondo chiamato altro mondo – cioè il mondo situato sull’altro lato della nostra percezione, della nostra illusione – influenza i modelli di questo mondo e pertanto ci adeguiamo gradualmente alla rivelazione del vero mondo.

Abbiamo tutto per poter costruire e fare non fisicamente, ma per esprimere azioni nel nostro desiderio perché il desiderio è la vera materia della creazione, senza il quale nulla fu creato.

Tutti i comandamenti materiali, le funzioni nei templi e così via, si applicano solo alla realizzazione spirituale dei nostri desideri e intenzioni. Tutto qui! Per questo è detto “Non voglio da voi palazzi, abiti preziosi, vanagloria che porta a violenza e lotta per il potere. Da voi voglio solo la purezza del cuore, il lavoro suoi vostri desideri.”

Dobbiamo capire chiaramente che cosa significano per il nostro mondo la radice spirituale e ciò che ne deriva, come questa radice influenza la nostra percezione e come ci forza a vedere certe immagini fisiche che supponiamo di vedere attraverso i nostri cinque sensi. “Supponiamo” perché è tutto un sogno e talvolta sembra anche più reale della vera realtà.

Comunque, tutto questo è una proiezione su di noi proveniente dalla fonte superiore, la radice superiore che, come uno scaltro operatore, ci mostra al nostro interno un film chiamato “vita”. A noi sembra di esistere in un corpo nel quale interagiamo, si muoviamo e così via, ma non appena ci svegliamo anche solo un poco, scopriamo che è tutto un sogno, così come è scritto nel Libro dello Zohar.

Quando entreremo in contatto con la radice, e non con le conseguenze, inizieremo a comprendere perché è successo in questo modo, perché ci viene mostrato questo film chiamato vita, perché è così vario e ricco di colori, suoni, eccetera, che ci catturano così tanto. Di fatto, noi percepiamo pochissimo, letteralmente microscopiche influenze, una fessura in ambedue le direzione dello spettro della percezione, tuttavia pensiamo che sia qualcosa di insolito.

Tutto ciò che succede intorno a noi è proiettato dal piccolo egoismo della persona là dove ciascuno di noi percepisce il mondo. Tuttavia, una volta che l’ego comincia a espandersi, noi percepiamo in questo ego che cresce il quadro successivo del mondo, ma corretto. Dopotutto, l’egoismo può espandersi solo tramite la correzione! Quindi, a partire da quel piccolo punto, iniziamo a immaginare il mondo superiore.

Raggiungiamo le radici di tutto ciò che accade a noi e nel mondo, vediamo come si può interagire con questo sistema, accelerare per noi il suo sviluppo, espansione e dimostrazione. Dopo diventa chiaro che: questa è la radice, e questa la sua conseguenza. E noi, influenzando la radice, possiamo cambiare la conseguenza.

All’inizio, al momento, non siamo in grado di cambiare il nostro mondo. Ciò diventa possibile soltanto quando lanciamo la nostra influenza sulla sua radice. Quindi, mentre siamo in questo mondo, vediamo che questo per noi non funziona e non possiamo fare nulla.

Tuttavia, quando l’umanità giungerà in uno stato di completo allontanamento, depressione e impotenza, allora sentirà che c’è un altro modo, che è l’unico appropriato, non attraverso il nostro egoismo che ci controlla, ma dove siamo noi a controllarlo. Allora, potremo risollevarci e iniziare a rivelare il vero mondo.

[195601] From KabTV’s “Secrets of the Eternal Book” 6/30/16

Laitman’s Blog, postato il 4/11/2016: http://laitman.com/2016/11/on-the-other-side-of-perception

[Traduzione: Paola]